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Eurolega

Olimpia Milano, tracollo in Eurolega


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L’EA7 gioca una partita inaccettabile a Vitoria in quello che doveva essere uno scontro dai connotati dello spareggio. Mette in campo una difesa impresentabile, perde 102-83 smarrendo la testa già dopo l’8-0 iniziale e non riuscendo mai a mettere l’intensità e la cattiveria che ne aveva caratterizzato la campagna europea della scorsa stagione.
 
Si capisce subito dai primi minuti quale sarà il trend del match con Davis Bertans che continua sulla falsa riga di quello fatto in campionato, crivellando la retina da fuori e aprendo con un irreale 4-4 da tre punti. Milano è già in balia dell’attacco avversario che prima punisce con regolarità dalla distanza e poi si permette anche il lusso di dominare sotto i tabelloni con Iverson e Begic.
Gentile prova a scuotere i suoi con un paio di canestri, ma se l’attacco biancorosso pian piano comincia a entrare in partita, la difesa è un vero e proprio colabrodo con James che s’iscrive al match grazie a ottime soluzioni dal perimetro. Quando anche Tille inchioda la schiacciata nel vuoto della difesa milanese, le braccia s'abbassano e il Laboral Kutxa ancora con James e i lunghi arriva sino al +20. L’unico sussulto del primo tempo arriva dopo una schiacciata sbagliata da Causeur che propizia un 7-0 riportando l’EA7 a -12, ma è un fuoco di paglia perché Vitoria riparte subito e con la tripla di un sontuoso Mike James da 12 punti nei primi 20 minuti, chiude avanti di 19 sul 61-42.
 
 
L’unica possibilità che l’EA7 aveva a disposizione era quella d’impattare con grande energia il terzo quarto per provare a cominciare una lunghissima scalata, invece è ancora Vitoria a partire bene e dilatare ulteriormente il vantaggio. L’unico a lottare è Samardo Samuels che nonostante l’evidente deficit di centimetri contro i diretti avversari lotta, prende rimbalzi e segna, ma predica nel deserto con Vitoria che addirittura allunga sul +23 all'ultima pausa con l’ennesimo appoggio da vicino.
Gli ultimi dieci minuti sono pura accademia per i baschi che portano a casa una partita molto più semplice di quello che era lecito aspettarsi, battendo largamente una diretta avversaria e confermando l’ottimo momento di forma fisica e mentale. Per Milano è notte fonda e con tutta probabilità con questa pessima prestazione dice addio ai sogni di gloria europei.
 
in collaborazione con basketissimo.com

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